La cosa più buffa è che nessuno, dei numerosi partecipanti, ha raggiunto Tortona oppure Recco; di chilometri ne abbiamo fatti tanti, di curve pure, ma di Tortona o di Recco, nessuna traccia.
Il giro, per come era stato impostato all'origine, era molto impegnativo;è forse stato un bene, che poi si sia sviluppato in un altro modo. Non avevo tenuto conto di 3 variabili importanti: le gare ciclistiche, lo stato delle strade e, l'ultima, molto positiva però, che eravamo un bel gruppone, più di 20 moto e in quanto ai partecipanti, li potete vedere nella foto fatta a Santo Stefano D'Aveto; e non sono tutti, perchè qualcuno ci ha lasciato un pò prima dello scatto.
Primo ritrovo dell'anno al Dolce Lodi. Il clima è perfetto. Alle 9,00 del mattino ci sono molti presenti e, mezz'ora dopo, puntualissimi, partiamo e percorriamo la strada statale di Orzinuovi e della Val Tidone, in direzione Stradella. Una gara ciclistica ci costringe ad una prima sosta forzata e a deviare. Prima di raggiungere Stradella, la stessa gara ciclistica ci riblocca. Roberto Gallo e Signora, si uniscono al tour e proseguiamo per Broni e Zavattarello ma, siccome non c'è 2 senza 3, veniamo rifermati nostro malgrado, indovinate un pò la causa? L'ennesima gara ciclistica, ovviamente un'altra, non quella delle 2 precedenti soste. Dopo più di mezz'ora di attesa, ci permettono di seguire i ciclisti, anche se la nostra intenzione era di andare dalla parte opposta. Andando a passo d'uomo, poichè la gara era in salita, finalmente dopo un lasso di tempo infinito, ci liberiamo di tutte queste biciclette. Ormai l'itinerario preventivato è compromesso dal tempo perso e, ad aggiungere qualche altro imprevisto, dopo Fabbrica Curone, per una incomprensione ad una rotonda, il gruppo si spezza in 2. La seconda metà dei partecipanti, prende per il Passo del Brallo.
Dopo una serie di consultazioni telefoniche, decidiamo di abortire il raggiungimento del Passo del Giovà e anche il resto del gruppo va per il Brallo.
Ci ricompattiamo tutti a Cerignale, presso la Trattoria della Rosa, dove la sosta, quella vera, è d'obbligo. Si mangia e la cosa simpatica è che, per velocizzare la preparazione dei panini, alcune donne del ns. gruppo, vanno in cucina ad aiutare la proprietaria. Nel frattempo, ridisegnamo l'itinerario del ritorno.
Da Cerignale si punta per Marsaglia; dopo aver fatto benzina, si raggiunge Santo Stefano D'Aveto; qui la strada è un'apoteosi di curve. Ultima sosta per una bevuta/gelato. Di nuovo in sella, per raggiungere il Passo Del Tomarlo e via Ferriere, avremmo raggiunto Piacenza. Qui la strada è allucinante, neve ovunque ai lati e brecciolino su tutte le curve; oltre a un bel freschino. Per fortuna, scendendo di quota, tutto migliora. Ultima peripezia, la moglie del ns. Tenente Colombo, non abituata a tutte le curve fatte e alle pieghe da brivido del pilota, decide che è il momento di fare una passeggiata a piedi; con loro si ferma Angelo a fare assistenza; ci raggiungono telefonicamente, per intimarci di proseguire; loro sarebbero rientrati con calma. Ormai a pochi chilometri da Piacenza, ci salutiamo; ognuno decide di ritornare a casa come meglio crede (tutto bene anche per Andrea e dolce metà, sentiti in serata).
Concludendo, era il primo giro ufficiale e sicuramente è servito anche per acquisire esperienza per l'organizzazione dei prossimi. Nota molto positiva, la larga partecipazione che, rende sì un pò più difficoltosa la gestione, ma da la misura di quanta sia la voglia di passare una giornata in compagnia di persone che condividono questa nostra grande passione motoristica.
Lamps a tutti!!!

Lupo Bianco