DOMENICA 19 MAGGIO 2013
GITA IN MOTO TRA I PASSI PARMENSI
Alle 7 di Domenica suona la sveglia; durante la notte la pioggia aveva fatto sentire la sua presenza; le possibilità di effettuare il giro in moto, erano ridotte al lumicino. Infatti, a Milano pioveva ancora ma, verso sud, si intravvedeva qualche schiarita. Breve consulto fra alcuni bikers e si decide di rimandare alle 10,30, il consueto ritrovo al Vanilla Cafè di Castiraga . A quell'ora siamo comunque in 10, con 7 moto: il Terra, il Pilu, Franco e Andrea, i singles; la Nonna con il Nonno, Marica con Max e Claudia con Lupo Bianco.
Partiamo puntuali e benzinati alla volta di Castel San Giovanni; a San Nicolò, ci ritroviamo con Roby. Il tempo è cosi, così, ma non piove; decidiamo quindi di procedere fino a Castell'Arquato, dove facciamo una sosta per un caffè e per decidere se proseguire oppure no.
Il tempo nel frattempo era peggiorato ma qualcuno, un Max a caso, dice che le condizioni atmosferiche verso Parma sono una meraviglia. Bene, allora proseguiamo lungo l'itinerario programmato. Appena usciti da Castell'Arquato, siamo costretti a cambiare tragitto perchè, prima di un bellissimo tratto di salita, hanno chiuso la strada, per disputare una gara di auto; ma quarda un po' che gran colpo di cu.. ehmm di fortuna!!!
Non importa, si cambia strada, dopo aver chiesto informazioni ad un indigeno e si va verso Bore e poi Bardi. Le strade sono molto curvilinee ma l'asfalto è spesso rovinato e sporco; aggiungiamo che di tanto in tanto piove, poca roba.
Dopo Bardi si decide di raggiungere Ponteceno, dove avremmo fatto la tappa culinaria, prima della mitica salita al Passo del Tomarlo. Eravamo in mezzo ai boschi, col nulla intorno e comincia a piovere di brutto; era impossibile anche solo trovare uno straccio di tettoia, semplicemente non cèera. Stavo tirando il gruppo e mi accorgo che alcuni alberi, sulla strada, creano una sorta di riparo naturale. Ci fermiamo e, purtroppo eravamo già parecchio bagnati, ci mettiamo la roba impermeabile, semplice noo?!? Affatto, perché alcuni di noi, non l'avevano ma, ecco che qui interviene il nostro biker salvatore. Per chi non lo sapesse, Andrea ha praticamente tutto doppio, se non triplo; infatti dalla sua moto, esce qualsiasi cosa: compressore? C'è! Estrattore per pulegge e chiave dinamometrica? Ci sono! Volete che non abbia 3, 4 tute antipioggia complete??? Detto fatto, ripartiamo vestiti di tutto punto, per poi raggiungere, finalmente il ristorante a Ponteceno. Bagnati ma felici, dopo aver pregato la titolare che era strapiena di Cresime, di trovarci anche un angolino stretto; si libera un tavolo nientepopodimeno, di fronte ad una tv che stava trasmettendo il motogp. Mangiato bene, speso poco, belli asciutti, il tempo era migliorato, ripartiamo per il Passo del Tomarlo, strada fantastica, peccato fosse un po' umida. Prima di giungere a Santo Stefano d'Aveto, facciamo benzina e cominciamo la parte di rientro. Anche perchè, vista l'ora tarda, non potevamo allungare come da itinerario originario. Arriviamo a Marsaglia, ci lasciamo Bobbio alla nostra sinistra, si va in direzione di Piacenza. Poco prima di Rivergaro giriamo per Travo; per fortuna le condizioni meteo sono decisamente migliorate. Attraversiamo Borgonovo, a Castel San Giovanni, salutiamo Roby e puntiamo verso casa. Man mano che ci avviciniamo a Castiraga, ognuno di noi prende la via di casa. Tra saluti in corsa con gli altri, il Terra e il sottoscritto, raggiungiamo Milano; ormai sono passate le 19,00; un pochino stanchi, un po’ umidi ma felici. Soltanto qualche ora prima, nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe venuta fuori una gita così piacevole. Bella la compagnia e l'affiatamento, ottima la mangiata, perfetto il ritmo, all'insegna del divertimento ma anche della prudenza e, cosa fondamentale, zero inconvenienti.
Un ringraziamento di cuore ai miei compagni di viaggio.
Ciao a tutti e alla prossima!
Lupo Bianco