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MARTEDI' 02 GIUGNO 2009
LAGO D'IDRO - LAGO DI LEDRO - LAGO DI GARDA
2 giugno, Festa della Repubblica, in moto tra i laghi
Ritrovo classico: Vanilla Caffè – h. 9.00 (per chi non l’avesse ancora provata la brioche al cioccolato del Vanilla ha una bontà indescrivibile).
Partecipanti: Una ventina di “sghengheri” (come direbbe il Dolo) Volete i nomi? Il presidente, i Pili, Lino (a cui va attribuito il merito della scelta della gita), Terranova, Niky, Dolo, Panizza (con moto e casco in coordinato C), Massimo, Mya e Gixxer, Marco e Silvia (da Milano, neo-iscritti), Mauro (detto il Bargiggia), Giovanni (detto Franco!), Edoardo (il giovane!), Michele, il centauro (non ricordo il nome), un altro biker, Marco e Silvia (la sottoscritta J)
Percorso: Si punta verso il Lago D’Idro, dove c’è una sosta al bar prima di affrontare il Caffaro per ritrovarsi poi sulle spiagge del Lago di Ledro. Non posso non accennare a quanto sia bello il panorama del Lago d’Idro, che si allunga tra le montagne e tutti i cipressi a far da cornice.
Per il Caffaro, che dire? Le curve non sono niente male!
Giunti sul lago di Ledro, ci sarebbe la tentazione di fermarsi a prendere il sole, spiagge davvero invitanti. Ma proseguiamo, perché sappiamo che dobbiamo proseguire, ma non abbiamole idee precise per la meta finale. Così poco precise che il gruppo di divide in 3! Siamo allo sbando! Chi si ferma al lago di Garda, chi prosegue fino al passo Ballino, e chi raggiunge quasi Madonna di Campiglio (non facciamo nomi, altrimenti si rischiano figure!)
In ogni caso, nel perdersi generale, abbiamo la fortuna di passare vicino a un altro lago, quello di Tenno, bellissimo, dà l’idea di un isolotto felice in mezzo a una pineta.
E alla fine grazie al coordinamento del presidente riusciamo a ritrovarci di nuovo tutti insieme in un prato vicino al Passo Ballino.
Mangiamo, scherziamo, ridiamo (vi risparmio i racconti delle performance del Dolo!!! Inaudibili!)
Gambe in sella, e pensiamo al ritorno. Ma abbiamo la pessima idea di fare il lungo lago del Garda, e così dopo i primi 5 minuti in cui si gode lo spettacolo che il lago offre, ci innervosiamo e stanchiamo per il molto traffico (tipico del lungo lago!)
Ci fermiamo in un bar a 10 km dalla superstrada, per riprenderci e raccogliere le idee. Quasi all’unanimità decidiamo di ritornare dalla superstrada perché nessuno ha le forze per rifare il Caffaro. E così, ci limitiamo a ritornare… e arriviamo a casa per le 19 circa.
Osservazioni: Giornata lunga, ma bella. Per i paesaggi visti all’andata e per l’impegno richiesto possiamo definire questa gita un PRE-Stelvio, un giro di riscaldamento per la gita tanto attesa. Grazie a tutti per aver partecipato e aver contribuito così a rendere la giornata particolare e divertente.
Silvia Làrese
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