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SABATO' 05 MAGGIO 2007
GARA DI ALBACETE - MONDIALE ENDURANCE
JACOPO ZIZZA - ALBACETE (SPAGNA)
REPORT DI JACOPO ZIZZA
E’ passato qualche giorno dal ritorno della spagna.. giorni in cui ho cercato di staccare il piu’ possibile dalla realta’ moto e competizioni.. Ne avevo bisogno per recuperare mentalmente e poi fisicamente e soprattutto pensare.. Spunti su cui meditare la trasferta spagnola me ne ha offerti tanti a causa dei tanti troppi errori o negativita’ che ci sono capitate di cui mi assumo io la responsabilita’ nei confronti di amici, aziende che in questo nuovo progetto ambizioso si sono trovati coinvolti e che hanno investito tempo e denaro.. A ben vedere il primo vero errore parte da lontano, dall’aver cambiato moto, la mia amata “Brontola” il k5 compagna con cui ho condiviso lacrime di dolore e di felicita’, per un k7 di cui oltre a non sentirla mia mi ha fatto penare da quando e’ arrivata nel mio box..dai pezzi non pronti, unico allenamento effettuato con moto originale, all’ultimo test con marca di gomme nuove che ci hanno fatto perdere geometrie che sicurezza all’avantreno, inoltre sembrava di avere una coperta troppo corta, nel senso che si sistemava qualcosa e non si trovava neanche il tempo di rilassarsi ed emergevano nuovi problemi.. Sistemavamo l’assetto grazie all’aiuto di Poly e subito dopo scoprivamo che i collettori dello scarico toccavano a terra..cambiavamo collettori e le pedane toccavano.. sistemato tutto il discorso scarico, una telefonata dal sospensionista mi avvisava che le prime cartucce delle forcelle del k7 probabilmente hanno un difetto e di portargliele a bologna o farle aprirle dal mecca.. Peccato che in quel momento la moto era caricata ormai sul furgone in direzione Spagna.. Gli ultimi mesi sono stati veramente massacranti per me.. il pensiero delle cose da fare spesso non mi ha fatto dormire la notte, vagavo per casa a caccia di qualche soluzione, il mio carattere solare si e’ spento..il sorriso e la spensieratezza che mi contraddistinguono hanno lasciato spazio ad un muso lungo, al nervoso, alla tensione nel non vedere un uscita a questi problemi.. Paolino in un momento difficile mi ha consigliato di lasciar perdere e pensare al 2008, Flavia che ha subito tutte le mie paturnie, in uno dei momenti di sconforto, mi ha chiesto di dimostrarle che i sogni si possono realizzare se ci si crede realmente.
Tutto questo dentro di me faceva
nascere oltre al responsabilizzarmi mi dava una nuova forza per affrontare le
nuove problematiche. Beniamino oltre alle foto meravigliose, si e’ ambientato perfettamente nella nostra realta’ ed e’ stato d’aiuto in tante occasioni, Tiziano, ha avuto l’ingrato compito di dover sostituire Mauro il meccanico che quelli che si fanno i finti amici mi hanno portato via per il civ..(evito polemiche). Tiziano nei suoi immensi limiti si e’ impegnato non si e’ inserito nel gruppo ma ha avuto la fortuna di farci ridere per tutto cio’ che gli e’ capitato.. Con Francesco (mad) mi sono trovato benissimo, oltre alla simpatia ha confermato la sua voglia di sapersi adattare e di esser subito veloce. Lo svizzero Bonner, e’ inclassificabile, se da un lato e’ stato il piu’ veloce, dall’altro i problemi di lingua (parlava solo tedesco e inglese) e il suo comportarsi da pilota prof, si scontrava con la nostra realta’. Alla fine il suo sconforto posso capirlo, ma non si abbandona mai la nave quando affonda.. I ragazzi del team No limits sono stati meravigliosi tutti, la sera sotto il gazebo si rideva, si mangiava e si beveva come ad una festa di paese, ottime credenziali per sminuire le tensioni. Da quando sono arrivato al circuito alle prime prove non mi sono mai fermato..c’era sempre qualcosa da fare o da sistemare, la moto per la non fiducia ho dovuto seguirla io, cambio gomme, pastiglie pressione ecc..poche cose lasciavo fare a tiziano.. Gli unici momenti di relax me li concedevo la mattina presto, alzandomi un ora ora e mezza prima degli altri.. in cui sotto il gazebo dopo una bella doccia mi concedevo una colazione solitaria a ritmi finalmente blandi fino all’ora prestabilita quando entravo in camper a dar la sveglia a tutti.. penso di esser stato insopportabile..Patrick e Francesco si sono subito trovati bene con moto e pista tanto da fare subito al primo giorno il tempo qualifica.. io no.. il non allenamento, la stanchezza, la cancellatine, i mostri che mi bussavano nella testa mi hanno rallentato.. ho iniziato a capire moto e pista solo quando Simone mi ha consigliato di staccare un po dalla moto e pensare a guidare, prima della sessione notturna di prove libere. Per un ora non ho toccato cacciavite o bruloghe e mi sono presentato concentrato ai box. Correre di notte e’ bellissimo, bisogna solo farci l’occhio ai primi giri.. mi ricordo di aver perso il riferimento in staccata ad una curva e di avermi detto oddio e’ vero che li c’e’ la curva…, pian pianino iniziavo a prender confidenza con circuito e moto.. e il mio tempo della mattina veniva abbassato di tre secondi, sono corso da paolo per avere il resoconto e sono scoppiato a ridere vedendo i tempi.. e poi da Simone a ringraziarlo..non sono normale..finalmente a tavola avevo perso il mio muso ed ero piu’ tranquillo nonostante mi toccasse dopo poche ore la lotta per la qualifica.. I primi giri sono tornato subito a tempi ancora abbastanza altini..mi son fermato come mi insegna il buon Tullio, coscienza e follia , per spezzare il ritmo e sono ripartito appena visto per tre giri consecutivi il tempo di 2 secondi e piu’ inferiore al tempo limite sono uscito.. lasciando moto e gomme agli altri.. Nel warm up sono entrato solo io, c’erano le pastiglie nuove da rodare, tempi tranquilli e via la mente verso la gara.. Io che non mi sentivo l’adrenalina addosso ho preferito far partire Francesco, anche per regalargli l’emozione del debutto in una corsa iridata, sensazione che ti rimane per sempre..poi Patrick ed infine quando le gomme erano finite sarei dovuto entrare io..ecc.. Francesco e’ partito bene..dopo le mie mille raccomandazioni (visto l’abitudine a gare brevi)ha preso un buon passo tranquillo ma e’ arrivato al cambio in trentunesima posizione, sfinito, aveva secondo i nostri piani due ore per riposarsi, Patrik al posto dell’ora in programma e’stato dentro solo mezz’ora complicandoci tutti i nostri piani.. il rifornimento era pronto per il pieno, non per un ipotetico mezzoserbatoio.. in piu’ le nubi non visibili dal muretto box alle nostre spalle si facevano minacciose.. Toccava a me.. non agitato, non dentro la corsa ma gia’ stanco.. sono entrato con il mio solito passo tendente all’abbassare i tempi giro dopo giro, il cielo sullo sfondo di una curva mi regalava una mezza luna di arcobaleno e dall’altra parte del circuito l’altra meta’.. la mia testa ha smesso di ragionare come pilota, ma come se fossi al muretto box, qualche goccia bagnava la visiera, c’era da preparare le rain sui cerchi.. chi si sarebbe preso la responsabilita’ ai box.. passando sul traguardo per 2/3 giri ho fatto cenno che pioveva.. ma chissa’ cosa succeda all’interno box.. ho fatto la curva, scalato nel cambio di marcia mi e’ entrato il folle, raddrizzo la moto poco male nel caso c’e’ la via di fuga.. appena metto le gomme sull’erba a moto dritta per l’umido mi si chiude lo sterzo.. Cosa ho pensato al primo momento? Ottimo cosi’ alle rain non ci penso piu’ e si va tutti a casa.. ma non ho fatto il tempo di finire di pensare che ero gia’ li a tirare su la moto..ad accenderla.. maledetta..si rifiutava di farlo.. ok non abbiamo ancora feeling ma non e’ il caso di fare i capricci ora.. e via a spingere…non ho mai messo in discussione di ritirarmi, avevo in mente chi avrei deluso me per primo.. ho spinto.. un commissario mi ha dato una mano quando non ce la facevo piu’ prima di avergli chiesto se non era contro il regolamento.. intanto avevo scoperto il problema.. una cavolata ma avevo bisogno di una pinza e poco altro.. Ho intravisto gli occhi di paolino.. impotente.. mi avrebbe lanciato le forbici..un commissario mi ha passato l’acqua.. ho ripreso a spingere dicendo ai ragazzi di non toccare la moto fino in corsia box.. erano tutti con me.. non ce la facevo piu’.. la gioia piu’ bella appena entrato in corsia box i ragazzi del team SERT Suzuki e gli altri team ufficiali mi hanno applaudito..cosa per loro normale ma per me un emozione da ricordare..
Ho lanciato quasi la moto a paolo
che di corsa l’ha portata al nostro box.. la mia fatica pero’ non era finita..
dovevo dire a Marco del team no limits cosa si era rotto e come sistemarlo.. un
ultimo sforzo.. ho corso da lui.. la moto e Francesco sono ripartiti.. potevo
finalmente riposarmi.. ero bianco.. disidratato.. siamo ripartiti quarantesimi..
non abbiamo mollato.. abbiamo pasticciato nei rifornimenti ma siamo arrivati
alla fine.. non fieri del risultato ma io paolino francesco e beniamino piu’uniti.. Per un po’niente moto.. voglio disintossicarmi.... poi si vedra'.. infondo il qatar non e' poi cosi' lontano... |
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